Si è tenuta ieri a Milano nella sede di Workness, la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione di progetto M.A.R.E.
La quarta edizione partirà il prossimo 17 maggio dal Castello Aragonese di Taranto: l’equipaggio del catamarano One percorrerà 1800 miglia lungo le coste della Sicilia, della Grecia e della Turchia per portare a compimento un ciclo di ricerca durato quattro anni e che
ha interessato tutto il bacino del Mediterraneo.
Nato per iniziativa della Fondazione Centro Velico Caprera con la collaborazione scientificadi One Ocean Foundation, il Progetto M.A.R.E. punta a restituire un quadro dello stato di salute del Mediterraneo attraverso una serie di indicatori fondamentali, come la presenza di
inquinanti persistenti e metalli in traccia all’interno dello zooplancton (e quindi della catena alimentare) e la mappatura della biodiversità per mezzo dell’analisi del DNA ambientale. Un protocollo scientifico a cui si sono negli anni aggiunti numerosi altri progetti di ricerca portati avanti da diversi Enti e Università.
“Il catamarano One – commenta Stefano Crosta, Presidente della Fondazione Centro Velico Caprera ETS – è ormai l’epicentro di un network di ricerca internazionale e in questi anni ha visto alternarsi a bordo centinaia di ospiti, tutti coinvolti nelle attività di raccolta e
campionamento, e decine di ricercatori di enti italiani e stranieri. Da decenni non si portava avanti un lavoro così articolato sul Mediterraneo ed è per noi motivo di grande soddisfazione essere i promotori di questa iniziativa”.
Lo stesso sentimento riecheggia nelle parole di Riccardo Bonadeo Presidente di One Ocean Foundation.
“Siamo orgogliosi di rinnovare per il quarto anno la partnership con la Fondazione Centro Velico Caprera ETS nel progetto M.A.R.E. come partner scientifici, con l’obiettivo di studiare la salute del Mediterraneo. Quest’anno completeremo la mappatura dell’intero bacino,
includendo Grecia e Turchia, un traguardo che conferma il valore della sinergia tra ricerca e azione concreta per la tutela del mare”.
Negli ultimi anni, il progetto ha totalizzato 199 giorni di navigazione per 4.795 miglia percorse, che hanno portato alla pubblicazione di 7 articoli peer reviewed e 16 progetti di ricerca. Nello stesso periodo sono saliti a bordo 396 persone tra ricercatori e ambassador e realizzati 31 eventi di divulgazione lungo le rotte percorse.
Un risultato che non sarebbe stato possibile senza il supporto di brand partner impegnati nella sostenibilità come Shiseido, Yamamay, Fondazione Deutsche Bank Italia, Toio e Workness Club e di importanti patrocinatori istituzionali, come la Marina Militare Italiana.
Mette invece l’accento sulle valenze divulgative di M.A.R.E. Ginevra Boldrocchi, Responsabile Scientifica di One Ocean Foundation.
“Concludiamo il primo ciclo di un progetto ambizioso, dedicato al Mediterraneo, hotspot di biodiversità marina. Abbiamo scelto un approccio rigoroso, basato su dati scientifici, perché solo con basi solide possiamo affrontare le sfide ambientali. Allo stesso tempo, la ricerca deve dialogare con le persone: attraverso la citizen science, la scienza diventa accessibile, abbattendo barriere e trasformandosi in motore di crescita e cambiamento sostenibile.”
Guardando al percorso compiuto finora, Stefano Crosta, Presidente della Fondazione Centro Velico Caprera, traccia anche una possibile rotta per il futuro: “L’anno prossimo ripartiremo dal Tirreno, per verificare qual è il trend degli indicatori che monitoriamo. E poiché M.A.R.E. non è un concetto astratto ma un equipaggio che lavora insieme, ci piacerebbe che ogni ciclo di quattro anni potesse fare affidamento su una compagine stabile, sia in termini di partner che di enti di ricerca coinvolti. Inoltre, coerentemente con il nostro dna di scuola, lavoreremo per dare continuità tutto l’anno al progetto attraverso iniziative educational che coinvolgano il più ampio pubblico possibile”.